strapperei una per una tutte le pagine
farei francobolli di ogni tua foto
spezzerei gambe e braccia alle mie bambole.
E poi raccoglierei parole
paesaggi e occhi di porcellana
e ne farei un collage.
Nessun cero acceso davanti alla mia icona
nemmeno una lacrima bagnerà il mio chador.
Io, ridente, tra le sete viola della follia.
Nessun commento:
Posta un commento