Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



giovedì 1 dicembre 2016

Maddalena

Maddalena, Maddalena
perché hai tagliato i tuoi capelli?
Con che coprirò gli occhi quando accecato,
mi desterò?
E con quali fili annoderò pensieri,
se questa rete ha maglie troppo larghe
per trattenere i sogni?
China stai lavando onte a santoni e ladroni.
E a quel cristo or risorto dal tuo ventre
innamorato e blasfemo.
Vieni Maddalena.
Attenderemo insieme le carezze dei capelli
sulla schiena.
E con le dita impigliate tra le ciocche,
ne farò trecce.

martedì 1 novembre 2016

La morte è una dolce compagna

Lei ti telefona ogni giorno premurosa
per ricordarti come stai.
Lei ti libera dai tarli della mente
offrendoti l’ecstasy dopo un giro di balera.
Lei si corica accanto a te nelle notti solitarie
vampira maledetta che ti inocula nel cuore la malaria.
Lei laida puttana che con tutti ti tradisce
ma che tu sudato invocherai nell’ultimo degli orgasmi.
Lei casta sposa e amante fedele
dolce compagna
 che mai ti abbandona nel tuo peregrinare.
Lei
un’onda che ti travolgerà in gita agli abissi del mare.

sabato 1 ottobre 2016

Un Due Tre
















La finestra si spalancò.
Da una folata di vento apparve un omino piccino piccino,
con una ghianda per cappello.
L'orsacchiotto di pezza sbarrò gli occhioni di vetro
e stupito lo guardò.
Le trottole si misero a girare, far capriole,
danze un due tre.
Il fucile stappò e il sughero rimbalzò
sulla corona della ballerina ancheggiante nel carillon.
Il cucù impazzito si mise a cantare un'antica nenia
del nido lassù.
Il gioco dell'Oca si accoppiò col Monopoli e nacquero
paperette in Vicolo Stretto.
Il burattino si rivoltò come un guanto e animò
baruffe buffe.
Il pianoforte invitò la trombetta e si persero roteando
in un melodico blues.
Il diario sparò la chiave e sputò fuochi d'artificio.
L'omino piccino picciò cavalcò sul dondolo e perse
il cappello di ghiande.

giovedì 1 settembre 2016

Cenerella

E poter un giorno spalancare le finestre e vedere
sui vetri la luce delle colline.
E stendere il bucato che odora di lino e preparare
il letto per la sera.
E poi dar da mangiare alle galline, conigli, gatti, cani
e agli uccellini.
E sul tagliere impastare gnocchi da condire
con sugo di fagioli.
E i bambini che corrono felici, a piedi nudi pestando
acini d'uva
e berne il succo a ubriacarsi, per poi versarlo
sulle lenzuola bianche.
E donne a ciarlare sull'aia di parti, morti e feste.
E aspettare la sera delle danze e a mezzanotte
non dover tornare.

lunedì 1 agosto 2016

Buongiorno

E' giorno di festa.
Vesti i tuoi occhi di luce
e danza per mano ai fantasmi.
E' notte di quiete.
Spoglia i tuoi sogni da ombre
e sussurra alla luna il suo nome.
E' tempo d'amare.
Riponi nel cesto la spola
e respira tra fresche lenzuola di lino.

venerdì 1 luglio 2016

Per un piccolo cuore che batte

Che l'ilare folletto del bosco
raccolga muschio e stelle comete
per il tuo presepe.
Che il savio nonno dalla barba di brina
appenda cristalli di neve alla tua finestra
per donarti stupore.
Che la fata pazza della primavera
semini per te margherite
dai petali impari.
Che col suo caldo sorriso
la Signora del Mare ti scaldi le membra
e avvolga per sempre il tuo cuore.

mercoledì 1 giugno 2016

A mio figlio

Le parole a volte sono aghi.
Ma non profumano di pino.
La terra è bagnata.
Sa di muschio.
Tra i licheni,
una chiazza di velluto.

domenica 1 maggio 2016

Il barone rampante

Era bello il suo albero.
Se ne stava alto sul ramo a guardare il mondo.
Poi una notte in cui era caduto addormentato,
il bosco s'incendiò.
Lui si salvò per miracolo.
Ma il mondo visto dal basso non era più
lo stesso mondo.
Allora lui prese pennelli e colori
e ridisegnò il suo albero.
E i rami si ricoprirono di gemme.

venerdì 1 aprile 2016

Luna

Dov'è quel bambino che aveva negli occhi
stelle cadenti?
Dove quella madre, piccole entrambe,
che mi spazzolava i capelli?
E tu dove sei, Adriano
mio tenero cucciolo da stropicciare?
Eppure affacciata a un burrone
vi ho viste brillare,
fragili comete.
A indicarmi una via.

martedì 1 marzo 2016

I sogni di una mamma

Artigli neri ghermiscono i sogni.
- Tieni piccola, un regalo per te. -
- Mamma, che c'è nello zainetto? -
- Il mio cuore bambina, conservalo con cura. -
- Mamma, hai gli occhi stanchi... -
- Sì figliolo, ormai hai lo sguardo di tuo padre. -
- Mamma, non ti innamorare eh? -
- No tranquilli cuccioli miei, la mamma non sogna più...
la mamma chiude gli occhi e dorme. -
- Com'è bella la mamma con gli occhi
chiusi, pare quasi che dorma... -
Dove volano i sogni di una mamma?

lunedì 1 febbraio 2016

Modem

















L’uomo stanco.
Parole su parole.
La fretta del tempo.
Non c’è tempo, ora, per amare.
La donna. Muta.
Silenzi su silenzi.
L’agonia del tempo.
Non è mai tempo, adesso, per l’amore.
Poi l’uomo gridò no.
Gettò all’aria carte,
tasti, credo.
Scoppiò il temporale.
E la donna urlò sì.
Roteò al vento veli,
anelli, poesie.
Sul dorso l’arcobaleno.
Se la luce s’incontra col buio,
se il cuore inarca le reni,
sul monitor un puntino.
Allora è tempo.

venerdì 1 gennaio 2016

File

Mi sento soffocare
Estranei nella mia casa scattano foto
Pennellate di parole sui muri.
Il ventilatore come un'affettatrice
Aria mista a spruzzi di zanzara
Testa e stomaco in mancata sintonia.
Spalanco la finestra
Voci da basso
Se sapessi volare, scriverei una bella cronaca.
Qui tutto ammutolisce
Fisso il telefono e parlo
Ho inventato la segreteria telefonica.
Un ragno gira indisturbato sulla tastiera
Domani te lo mando via fax
Per ora lo cuocio alla brace della sigaretta.
Domattina, nel letto, la mia fotocopia.