Questo è il mio cuore.
Puoi affettarlo leziosamente con punta di coltello.
Oppure puoi sbranarlo a piccoli morsi perversi.
Troppo sapida è la mia carne?
Salane ancora le ferite con lacrime ipocrite.
E per colmare l'inesauribile sete,
comanda alla tua donna otri di rubino ferroso.
E poi appagati nei suoi sterili visceri, sazio.
Quando il sonno ti prenderà,
occhi di schiava t'accompagneranno.
Esausto, gemiti d'amore invocherai in sogno.