Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



mercoledì 1 dicembre 2010

Lieve carezza

Struggendosi da distanze infinite
siamo la nostra tenerezza
negli occhi persi sudati cerchiati
in orbita i miei i tuoi
come non leggerci dentro
fra mille parole vergate
muti spiandoci ebbri
d'amor lievi senza sfiorarsi.

lunedì 1 novembre 2010

L'ordine segreto

Il nostro segreto
è voce abbassata d'un tono
a sussurrarci l'amore
è sonora risata monella
dopo aver fatto all'amore
è una spinta carezza
il chiodo che regge la tela
la trama d'una storia inenarrata

Il nostro segreto
scivola lungo le gambe
poi risale e geme
è desio esaudito
muto rivelato
è l'orgoglio d'un dire
d'amarci.

venerdì 1 ottobre 2010

Gioco infinito

L'uomo eterno bambino
gioca coi lego
di notte si rifugia sui seni
La donna eterna bambina
pettina bambole
di notte scalda i piedi tra i suoi
Loro segreto l'allegro chirurgo
quando s'accende di rosso il naso
complici ridono
Bambini senza giocattoli
giocano al dottore
proibito vietare
Pazienti impazienti
trapiantano cuori
accarezzano gatti
Costruiscono case per matti
curano animali pupazzi
trecce rasta ai peluche
S'addormentano sognando
un castello di lego per lei
una chioma regale per lui.

domenica 1 agosto 2010

Non c'è

Non c'è
l'amore che strappa i capelli
l'apnea del mancarsi
bramosia nel cercarsi

Non c'è
trepidante stupore
vibrante follia
turgore d'amante.

Non c'è
quel vuoto che si colma di noi
il pieno che straripa nel mare
l'argento del canto sirena

Non c'è
lingua rovente sul sol levante
l'istmo divide separa
dall'isola la terraferma.

giovedì 1 luglio 2010

Vintage

Mi son vestita per te
e non sei venuto
trasparente la striscia
che separa Israele da Palestina
veli neri di vedova bianca
candida neve striata d'azzurro
al centro l'ombelico del mondo
tacchi a spillo a cucire trame.
Mi son spogliata da te
e non sei passato
avvolta in membra di terra promessa
del manto accolto lembo raccolgo
taglio purezza sbieco malizia
tessuto dal destino ordito
tra le pieghe parole imbastite
sull'orlo bave di seta.

martedì 1 giugno 2010

Vorrei un amore

Vorrei un amore
splendente come il mio nome
chiaro come la luce del sole
fresco come l'aria a primavera

Vorrei un amore
che ami le rughe anelli di vita
che sugga goloso stille di linfa
che rifugga climaterio

Vorrei un amore
geloso orgoglioso posseduto protetto
annidarsi rifugiarsi mai stanarsi
nascondino strega l'uomo nero

Vorrei un amore
ad accarezzare consolare
quel nodulo ai capelli
a irradiare lacrime non artificiali

Vorrei un amore
avvolgente penetrante insinuante
impotente a fare male
virile in tenerezza da amare.

sabato 1 maggio 2010

Dammi l'America

Ci siamo ubriacati di parole
E di silenzi
Ci siamo fumati d'impossibile
Una storia
Ci siamo divorati la mente
Dilaniati

Sognati abbracciati respinti
Finto indifferenza
Allontanati
Rincorsi cercati gelosi
Dolcezza violenza
Coalizzati

Seduti a un tavolino danzante
Posseduti spiriti
Sdraiati sul taccuino in analisi
Incubi sconci
Scavati in viscere terracquee
Cave di marmo e d'argilla

Scorticate ginocchia nella corsa
Lacere ferite da leccare
Cerotti e baci
Più nudi di quando siam nati
Più dentro che fare all'amore
Tantra viaggio astrale

Cuccioli bambini animali
Stagno argine mare
Rose rosse foglie di radicchio
L'uovo di Colombo
O il colombo ha fatto l'uovo
Cosa vuoi fare da grande?

lunedì 1 marzo 2010

Baccanale

Continui a girare come trottola su te stesso
avvitato raspando vita senza vino
sali di grado alcolico se vuoi inebriare
nello stagno annacquano le rane
nel tino fermenta il dolce moscato
l'aspro sapore acetato
il gusto anticato
l'amaro incompiuto
di botti secolari in cantine di tufo
in vino veritas
tuffo nel torbido viola
solo così puoi venire alla madre
balsamica sulle fragole
seni a coppa di champagne
ventre a calice frizzante
morbido amorevole
retrogusto di rhum cubano
al palato sopraffino d'intenditor
doc non significa un file esteso
tantomeno una fila di mutande stese
d'origine incontrollata innominata
come la vite selvatica di campagna
l'uva che si pigia a cuore scalzo
color rosso rubino
sul volo d'un moscerino
s'è perso l'amor divino.

lunedì 1 febbraio 2010

Touch me!

Fin da bambina mi si diceva
vieni piccola che ti proteggo
poi lo zio varcò collinette
allor più che sugli uomini
mi buttai sulla politica

Mi si diceva vieni sorella
che ti proteggo ma
il compagno s'erse fra monti
mi restava solo l'arte o musa
vieni dal poeta riversando a valle

Mi rifugiai nel mondo del sogno
virtual utopista mi si diceva
senza genere confine sesso
l'internauta entrò in galleria
diretto al vagone letto

Ancor oggi mi si dice
vieni piccola che ti proteggo
la donna luna
sardonica ride
scaricandolo nel buco nero.

venerdì 1 gennaio 2010

Fermo immagine

POESIE DAL 2000 
AL 2010 - ROCK    











Fermo immagine
color ruggine d'auto d'epoca
cigolante nei pistoni
la palla al cuore.
Vorrei scrivere, leziosa
d'amor scherzoso, dal titolo:
Non morir domani senza
aver letto la mia poesia.
La prima strofa: Sorrido,
solitamente vergo succinta
seguendo il suon delle parole
più del senso, un simil tema
preludio all'amor giocoso.
Avrei voluto poetare
in versi di silenzi
taciti assensi, d'assenzio.
Di come da bambini
ci si cerca
si complotta
ci si manca.
Di quando, quanto
sorrido e rido
quale scanto
in tale rimpiattino.
Dell'amore atto eccelso di follia
chi sei tu chi sono io
a negare l'evidenza
che approdò a tanto oblio.
Fermo immagine sul foglio
straripa ai margini
macchie bluastre spande
a tamponare una carezza.
L'onta non fu tua nè mia
è la vita pesa, pena
fuggita l'utopia
qual finale vuoi che sia.
L'immagine si ferma
s'arresta, fissa
sulla strofa interrotta
non morir domani, senza.