Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



mercoledì 1 gennaio 2014

Utopia parole in libertà - Prologo

ANTOLOGIA 
DI RACCONTI 
DAL 1995 AL 2000




Alla fine di ogni millennio ci si interroga su catastrofi annunciate, l'inizio di una nuova era, il compimento di un periodo storico.
Pensare a queste cifre da pallottoliere, come in un simmetrico gioco al caleidoscopio, rievoca arcaici significati cabalistici.
Riecheggiano suoni onomatopeici: la cascatella del Palazzeschi sostituita da slogan epocali.
Il gorgoglio della parola pura, chiave di violino, si tramuta nel ritmo ossessivo di note cacofoniche.
L'ermetismo del saggio, maestro di poesia e filosofia, clonato in idiomi futuribili: metropolitano, cibernetico, globale.
La verità di Pasolini. 
Beatificazione del libero pensiero o stupro commemorativo?
La profezia della torre di Babele si avvera nel terzo millennio. 
Il neorealismo seppellito dalle macerie di un muro in rovina.
La sperimentazione linguistica soffocata nelle fosse comuni della massificazione e della omologazione.
Nel fumo del rogo di una biblioteca, Sarajevo, polvere di rosa...
Quale fu il suo nome? Conoscenza, sapere, memoria?
Utopia come Alice, l'ingenua bambina che oltrepassa lo specchio.
Cornice di una realtà che, come stecche di busto, imprigiona la vita.
E noi che viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, quale futuro, quale mondo ci aspetta?
La speranza, Araba Fenice che risorge ogni mille anni...
Utopia.

Parole, sottile veleno inoculato 
nelle spire del potere.
Parole, fragili crepe nel muro di Berlino.
Parole, sante e benedette, onde migratorie.
Parole, occultate e mute seppellite
 da un mare di veline.