Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



martedì 1 dicembre 2009

Le Mans

Corsa magica perfetta
sì lo so giammai fermarsi
ma si può oramai raggiunto
il punto di non ritorno
non sondar l'imperscrutabile
ove inceppa l'ingranaggio?

Ad un palmo da vittoria
restar col becco in palmo
sentirsi pari a quel motore
che su linea di traguardo
s'ingrippa e stride?

Odo metallici suoni
odor d'olio bruciato
pilota navigatore
l'elettronica crashata
spionaggio industriale.

Or la corsa s'è fermata
bandiera a scacchi
scacco ai regnanti
la voce arroca sulla torre
ritrovarsi in diagonale
d'un equino o d'un somaro?

Dalle stelle alle stalle
dai biada zuccherino briglie
ma io brada in corsa pazza
criniera ribelle vento
rosso manto non puoi domarlo.

Il mio numero è dieci
come l'amato capitano
puoi tradirmi darmi in pasto
a fiere ingorde di guerriglia
pur io sono il comandante
e tu la fotocopia.

domenica 15 novembre 2009

Senza parole

Sai perchè son muta?
Mi ruban le parole
E tu non sei diverso d'altri
Un fisico un notaio uno psichiatra
Per me comunque uomo.

Preso nel salotto buono di parole
Apostrofi da romanzo rosa
Gradisce un the un cordiale?
Scusi potrei usufruir del bagno?
Prego la prima porta a destra

Non seconda stella a destra
Sull'isola che non c'è
Io dea io musa io rock io poesia
Anarchica selvatica ribelle
Geisha dominante sul tuo io

Io adolescente in odio al padre
Presa a schiaffi o a baci
Geloso possessivo ossessivo
La vagina è mia e la gestisco io
Ti sfido sul sesso non sull'arte

Scrivi pur del verbo non del nerbo
Omologati educati forbiti leccati
Nel virtual mondo della finzione
Da cui tranquillo mi ritiro muta
Ti lascio a goder delle mie parole.

domenica 1 novembre 2009

Indaco

Così verrai a me
cencioso scalzo
Solo la disperazione
sa riconoscere l'amore
E prima o poi
ne sentirai il bisogno
Quando finirà la finzione
e s'attende solo l'estrema unzione
Ma davvero a cinquant'anni
vuoi giocar ai bambini alla rivoluzione?
Corri la pelle s'aggrinza
quale piaga pagina bagnata
Ora quel dolore sottile
domani può divenire terminale
Comprendi quel che intendo?
Rassegnati al tempo che invochi
rosari sgranati mia dolce Madonna
Puoi solo inchinarti
ginocchi alle vesti alzate
Ricordo è miracolo promessa
da portarsi oltre quale manna,
Al cielo.

giovedì 1 ottobre 2009

Che ne sai?

Che ne sai tu di una vita di ruffiani
di gente immonda così infame
che vive solo dietro le sue trame
da elemosinare ossi come cani
Che ne sai tu che vivi nel decoro
oltre una famiglia borghese di facciata
eletta a vile ipocrita barricata
fregiandoti di valor civile similoro
Che ne sai tu di zingare impronte
di nomadi bambini figli di un dio minore
al prezzo di mercato virgineo plusvalore
a padri in leasing macchie di purezza pronte
Che ne sai tu di chi sopravvive agli stenti
con l'affanno del giungere a fine mese
sogni a rate cambiali di utopie senza pretese
voti di scambio proni a dichiarazioni d'intenti
Che ne sai tu di scrittrici pietre nelle tasche
di montagne terroriste seppellite da risate
di mari genovesi testimoni di retate
pesci rossi divorati da piranha nelle vasche
Che ne sai tu di occhi d'antilope nel deserto
predone assetato all'oasi del guizzo animale
illuminato da una verità sacrificale
hai trovato la tua risposta a cielo aperto.

martedì 1 settembre 2009

Libera resisto

Alla fattoria degli animali
aviaria mucca pazza peste suina
Al porcile di Pasolini
doppiopetto e cravatta blu
A sagrestane svastiche al braccio
croci uncinate ad anime nere
Al verde marcio d'amare bili
a briciole di kebab intolleranti
Agli aguzzini fascisti ineguali
ai morti rosso partigiano
Al ghigno bianco sciacallaggio
su macerie terremotate reality show
Al giallo palude di ruffiane zanzare
in sabbie immobili d'un giornalismo vile
All'abbaglio fluorescente dei soli nucleari
semi d'arancio geneticamente modificati
All'invisibile filo viola della follia
tessute trame da signori delle mosche
Ai grigi orizzonti promesse d'arcobaleni
volte ad arco del c'era una volta
Al neutro di volti anonimi afone voci
spettri fantasmi d'essere che non c'è
Al rosa confetto indizio d'amore
delebile smacchiato invissuto
Ai colori del pittore al suo pennello
precipitando nel black hole della tavolozza,
Libera resisto.

lunedì 1 giugno 2009

Eutanasia di poesia

Se un Paese ha i governanti che si merita
Specchio laido d'un popolo
Quando s'arriva ad odiare poesia
Giunge il momento del silenzio, Poesia
Inutile dare perle ai porci
Che poesia si ritiri nell'eremo protetto
Coi pochi lupi che l'amano ancora
Prima che se ne faccia carne da macello
Il mare del deserto è in tempesta
Tormenta di sabbia fra le dune
Cogli occhi graffiati crepacci violati
Su ghiacciai perenni
S'arrocca la montagna,
Scacco alla Regina.

venerdì 1 maggio 2009

Che segno sei?

E' un Paese che si lascia morire
Claudicante in fuga da vampiri
Incurante di diagnosi prognosi terapie
Stillicidio un anno fa
Quel dolore insinuante invasivo
Labbra gocciolanti rossetto
Anelli senza più Signore
Nebulose impazzite
Orbite all'atropina
Vertigine una gonna roteante
L'ombelico del mondo ventre piatto
Col suo piccolo neo
Quel corpo così amato, adorato
L'ultimo splendore
Riposi quieto.

domenica 1 marzo 2009

Monna Risa

Dall'orlo della tela me la godo
ben oltre sincrasia umana follia
diranno è sempre parsa strana
capelli frammisti a riso come sposa

Se t'avvicini a te soltanto a te
ammicco col sorriso rotolando
srotolando pergamene codicilli
vinci l'enigma d'ilare gioconda.

domenica 1 febbraio 2009

Buona Primavera

Il vento impazza s'alzano le gonne
Fischia l'ormone infuria la bufera
Volano cappelle acquasantiere
Se il vento fischiava ora fischia più forte
Palle rotte eppure bisogna andare
A conquistare la Rossa Primavera
D'un amore folle come l'anarchia
Contro i preti del buongoverno
Per la Prima Donna Vera.

giovedì 1 gennaio 2009

Mitile ignoto

Hai le tue cose?
Sì, e anche le tue
Quel noi che poi è solo l'eco
D'un io
No, non ho scritto dio
Ebbro di folla, tieniti
Fumati ciccati cliccati
Nettuno nessun tridente
Perdente su letto di rena
Di reni sull'arenile
Valva d'ostrica ostica
Tu sordo io muta.