Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



martedì 1 dicembre 2015

Fumatore d'oppio

Entrami dentro
Fino a percuotermi l'anima.
Trasudo affanno
I miei fianchi ti fasciano.
Pupille all'atropina
Chetati, follia.

domenica 1 novembre 2015

Rasoi

Quando la pazzia diventa normalità
getta via la chiave della ragione.
Quando sanguini da ogni poro
la fontana si è prosciugata.
Quando la porta sbatte
non la riapri con un temperino.
Un rasoio non taglia l'aria
il silenzio taglia in due il cuore.

giovedì 1 ottobre 2015

Quiete

Si fissarono a lungo negli occhi
Chi avrebbe abbassato lo sguardo per primo?
Lui caricò il fucile
Lei tese i muscoli.
Il fuoco divampò
Gli cercò il cuore con gli artigli.
Quiete nella savana.

martedì 1 settembre 2015

Odio

Aiutami
A capire
A sperare
A credere
A fuggire
Dalle ombre
Dagli spettri
Dal mare del nulla
Prendimi per mano e riportami a casa.

sabato 1 agosto 2015

Meninos

Il pendolo era fermo.
Bambole maliziose di cartapesta.
Contrasto: i meninos de rua,
una bambina vestita da vecchia.
“Se vuoi capire un uomo non domandargli come era
sua madre, ma quale libro ha finito di leggere.”
La sagoma di un cavallo che spicca il volo:
- dov'è il mio papà? -
Comics & Computers: non mi drogo per amore.
Girò la chiavetta.
Oscillazioni ritmiche.
Pezzi di bambole.
La Sacra Famiglia sulla testata del letto.
“Il verbo leggere non tollera l'imperativo.”
Una rosa sul video: i bambini sperduti.
Liber Libertas: ti drogo per amare.

mercoledì 1 luglio 2015

Ombre

E' una notte così
di quelle da pensare.
E' la notte stonata delle canzoni alla radio.
E' la notte di un uomo che si gira nel letto
perché il sonno gli sfiora il cuscino.
E' la notte di due bambini arrampicati sui sogni.
E' la notte delle comete,
di un lampo che trapassa gli sguardi
e ne tronca gli occhi.
E' la notte dei lamenti,
nel giaciglio del mondo c'è gente che geme.
E' la notte in cui i cuori in tempesta
raccomandano l'anima
alla luna.

lunedì 1 giugno 2015

Limbo

Che rumore fa il silenzio.
Il fetido ronzio di un moscone
che si posa su un fiore di cartapesta.
Il sibilo di un modem nevrotico
che connette essenze.
Il salto nel vuoto senza rete
del trapezista innamorato.
ssst... taci!
Un minuto di raccoglimento.

venerdì 1 maggio 2015

Karma

Quando tu suonavi note di malinconia
Io scrivevo poesie.
Insieme scacciavamo scarafaggi
Dai nostri guanciali.
Dietro occhi socchiusi
I disegni dei nostri bambini.
Chi ama non muore.

mercoledì 1 aprile 2015

Kaos

Occhi come buchi neri.
Il cuore in pressione.
Galleggio nell'universo.
Un laser recide il cordone.
Precipito nella vita.
Di chi la mano che mi raccoglierà?

domenica 1 marzo 2015

Metronomo

Muti Staremo.
Così, Senza Comunicare.
Chissà Cosa Ci Insegnerà Il Pensiero.
Il Cuore Dirottato Verso Altro Luogo.
Lo Spazio Segnato Dal Confine Del Dentro.
Il Metronomo Riprende A Scandire.
Finalmente Non Odo Più Bimbi Piangere.

domenica 1 febbraio 2015

L'ombra di Peter

Siediti qui e mangia.
Questo è il mio cuore.
Puoi affettarlo leziosamente con punta di coltello.
Oppure puoi sbranarlo a piccoli morsi perversi.
Troppo sapida è la mia carne?
Salane ancora le ferite con lacrime ipocrite.
E per colmare l'inesauribile sete,
comanda alla tua donna otri di rubino ferroso.
E poi appagati nei suoi sterili visceri, sazio.
Quando il sonno ti prenderà,
occhi di schiava t'accompagneranno.
Esausto, gemiti d'amore invocherai in sogno.

giovedì 1 gennaio 2015

Il disertore

E il silenzio ancora una volta m'avvolge
Da sotto le coperte mi salvo dal mondo.
Nomi senza più volto fogli di profezie,
Ansimo.
Sputiamo il nostro veleno nel catino del tempo
Ci penserà la morte a rivomitarcele addosso.
E intanto buttiamoci tra braccia idiote,
Vive.