Opere selezionate

Opere selezionate

Roxan@ - Poesie in volo, raccolta dal 1995 al 2000

Utopia - Racconti e parole in libertà, antologia dal 1995 al 2000

Testi teatrali e fiabe: Prendete i bambini - L'Altro mondo possibile – Gli occhi di Frugolina

Anno 1993 - Lettura interpretativa tratta dal testo teatrale “Il Gioco” in occasione del concorso “Donne sull'orlo” a cura della Scuola Regionale di Teatro del Veneto.
Anno 1994 - Rappresentazione a Padova del testo “Prendete i bambini” nell'ambito della rassegna teatrale “Donne sull'orlo”.
Anno 1996 - Menzione speciale per la fiaba “Gli occhi di Frugolina” Concorso Europeo Omero al Salone del Libro di Torino.



lunedì 1 luglio 2013

Con lento incedere di geisha


“Vieni andiamo, guardiamo la neve fino a restarne sepolti.”
(Basho 1644-94)

L’altra metà del cielo.
Un piccolo sole d’Oriente che riflette sopra al villaggio lillipuziano, ombre color tramonto su tremule pareti di carta di riso.
Paradossalmente, pare che esse vibrino, in quel paesaggio statico da pagode illustrate, dai giardini bonsai in cui la mano dell’uomo ha miniaturizzato la natura, fermandone il tempo. Arte o stupro?
Così come ancora la terra respira dei passi felpati di bambine dai piedi fasciati, nessuna traccia da cancellare ai posteri di orme pesanti di donne mature, in cammino.
Costretto il movimento in scatti contriti, l’eterea illusione dell’uomo di controllarne la crescita, annullare vecchiaia, evitare la morte. La donna incarnata nel moto perpetuo.
E allora tra quelle pareti evanescenti di carta di riso, si sincronizza il respiro.
Aroma di the e di rosa, fruscii di seta che accompagnano il tempo che scorre, carezzando le membra. Come abbraccio materno infinito.
A piedi ignudi si va nelle viscere, dentro alla madre, umiltà liberatoria al varco della soglia.
Con piccoli sorsi, s’assapora il tempo diluito. Nel silenzio. A occhi bassi, non occorrono parole. Danzano le ciglia.
Nella casa delle bambole chi gioca alla sposa bambina dagli occhi bistrati. E si acuiscono i sensi, le dita sfiorate, un invito a seguirla.
Fuori, la metropoli impazza di luci colori e rumore.
Ove l’amore è rito, si unisce Oriente a Occidente.