pane,
io ti darei farina e briciole
e ti direi:
“Conserva la farina per quando avrai fame
e riponi le briciole in tasca per quando ti sentirai solo”.
E se poi domani tu mi domandassi
acqua,
io ti donerei un tino e grappoli d’uva
e ti direi:
“Se vuoi dissetarti attingi alla fonte,
se vuoi inebriarti unisci a coppa le tue mani alle mie”.
E se una notte implorerai
amore,
io ti direi:
“Mostrami le unghie che hanno scavato briciole,
spremuto acini purpurei,
per la nostra nicchia di marzapane”.